E’ possibile forse scrivere finalmente la parola fine alla lunga epopea che ha caratterizzato la discussione sulla nuova tassazione degli immobili italiani. Dal cantiere della Legge di Stabilità è arrivato ieri un segnale positivo in merito alla definizione della nuova imposta sugli immobili.
> Che cos’è e come si calcola il TUC
La nuova tassa che graverà sugli immobili italiani si chiamerà, dunque, in via definitiva questa volta, IUC, ovvero Imposta Unica Comunale e andrà a sostituire il cosiddetto TUC, di cui si era parlato nei giorni scorsi, il Tributo Unico Comunale che nei giorni scorsi ha avuto purtroppo vita breve.
> Tra le imposte comunali del dopo IMU arriva anche il TUC
Ma numerose sono state le ipotesi che si sono succedute nel corso dei giorni per trovare soluzione al problema della tassazione degli immobili. Il dopo IMU, infatti, è stato caratterizzato in primo luogo dalla comparsa della Trise, e quindi anche di quella della Tari e della Tasi.
Ora, tuttavia, la nuova IUC avrà qualcosa da condividere sia con l’IMU che con la TUC. Come l’IMU, infatti, secondo la bozza degli emendamenti alla Legge di Stabilità, la nuova IUC non sarà applicata alle prime case con l’unica esclusione delle abitazioni di lusso.
Come il TUC, invece, la nuova IUC sarà costituita da una duplice componente. Una componente prettamente immobiliare, patrimoniale, e una componente relativa ai servizi. Per quanto riguarda, infine, il calcolo della IUC, varranno le norme già espresse in precedenza per il tributo comunale, cioè una misura massima del 10,6 per mille della rendita catastale.