Le lotte sindacali corrodono dall’interno Air France. E a godere è un diretto competitor del calibro di EasyJet. La compagnia ha chiuso l’esercizio del mese scorso con un utile netto che oscilla tra i 575 e i 580 milioni di sterline, ovvero 738 milioni di euro.
Merito dell’aumento netto dei voli da Luton. Aumento provocato dallo sciopero dei piloti Air France, che hanno dunque agevolato la linea low-cost della Gran Bretagna.
Per EasyJeat si registra un rialzo del 6,27%, a 1,46 sterline. Così, la compagnia ha deciso di migliorare ulteriormente la propria offerta nel settoe dei clienti business offrendo soluzioni personalizzabili, nonché posti dedicati e velocità nelle prenotazioni. La frequenza dei voli è stata altresì intensificata. Il mese di settembre è stato ‘duro’ per la compagnia francese. Air France è stata ‘colpita’ dai frequenti scioperi dei propri piloti. Una situazione pressoché di stallo che ha pesato sulle finanze dell’azienda e che nel contempo ha dato alla rivale inglese una ghiottissima opportunità.
Al 30 settembre i dati sono questi: EasyJet ha trasportato ben 6,143 milioni di passeggeri. Si tratta di un aumento considerevole che si attesta addirittura al 7,5%. Per capirne l’entità bisogna confrontare queste cifre con il numero dei passeggeri trasportati nel mese di settembre dello scorso anno.
Nel 2013, a settembre erano stati ‘solo’ 5.174. Ma le buone notizie per la compagnia low-cost britannica non finiscono qui. Infatti, è salito anche il load factor. Quest’ultimo fattore ha toccato il 92,2%. Dall’inizio dell’anno la compagnia low cost ha inoltre trasportato 64,76 milioni di passeggeri (+6,6%) con un fattore di riempimento dei posti salito di 1,3 punti al 90,6%.Un’ottima annata per una linea spesso ‘presa di mira’ dalla propria clientela.