Arrivano segnali di ripresa a settembre dall’economia italiana, che conferma gli ultimi indicatori positivi provenienti dal Pil e dal recupero delle vendite al dettaglio.
Segnali che sono arrivati forti e chiari anche a famiglie e imprenditori, tanto che la loro ‘fiducia’ verso la ripresa economica è migliorata sensibilmente durante questo mese che volge al termine. Stando ai dati Istat, l’indice del clima di fiducia dei consumatori è cresciuto a 112,7 da 109,3 di agosto, al livello più alto da 13 anni.
Bene anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che è salito a 106,2 da 103,9 e mostra progressi in tutti i settori: è al top dal novembre del 2007. Venendo alle aspettative analizzate in base alla progressione temporale, la fiducia ‘corrente’ (cioè il quadro attuale) è salita a 108 da 104 punti e quella ‘futura’ (le aspettative) a 122 da 117,7.
Il Pd approfitta subito dei dati positivi e afferma: “Da 13 anni mai così alta la fiducia di consumatori e imprese. La determinazione a fare presto e bene le riforme paga #italiariparte”, scrive su Twitter il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato. Divergenti le opinioni delle associazioni dei consumatori. Adusbef e Federconsumatori ironizzano dicendo che “i rilevatori dell’Istat, dall’isola di Antigua, emettono l’ennesimo report del tutto fuori luogo sulla fiducia dei consumatori. Siamo anche un po’ annoiati di dover ripetere che, per effettuare tali rilevazioni, bisogna interrogare i cittadini che vivono in Italia, non i ricchi emigrati ai Caraibi”. Per il Codacons, si tratta di “un vero e proprio ‘tesoretto’, di cui il Governo deve fare buon uso, evitando di sperperare propensioni positive e aspettative di famiglie e aziende”.