EDreams sta per debuttare alla Borsa di Madrid. Da una parte c’è la buona redditività, dall’altra c’è come il gruppo dei viaggi online fa nascere i suoi guadagni. Per i guadagni la parte forte va alle commissioni sull’acquisto dei servizi che sono pagate da chi vende i propri servizi, ma anche da chi li acquista attraverso l’agenzia di viaggi online. E – secondo gli esperti – “eDreams, insieme a Volagratis è tra i venditori più aggressivi”.
Il prospetto organizzato dal gruppo per la quotazione è lampante: con un fatturato di 450 milioni sul 2013, gli incassi reali della società scendono a 373 milioni di euro e nella maggior parte derivano dalle commissioni pagate dai viaggiatori. In media, per ogni biglietto aereo acquistato, eDreams ricava 23 euro che sono aumentati a 25 nei primi nove mesi dell’ultimo esercizio. A questi vanno aggiunti 100 milioni versati nel 2013 dai partner commerciali della società per le prenotazione attraverso il sito.
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Dal prospetto depositato alla Borsa di Madrid si evince che i “diritti” percepiti da eDreams potrebbero scendere nei prossimi anni: da una parte per la crescente competizione, dall’altra perché le normative sono divenute più ferree e soprattutto i consumatori cominciano a non tollerare più alcune imposte. Nel 2013 la società era stata multata, in Italia, per decine di migliaia di euro dall’Antitrust per carenza di trasparenza, ma a gennaio il contenzioso si è chiuso con l’accettazione da parte di eDreams di nuovi impegni all’insegna della trasparenza. Iniziando dal costo delle carte di credito e dell’assicurazione.