Il Giappone è stato accusato di aver abusato degli stimoli monetari per sostenere l’economia del paese, poi però, nel tempo sono stati riconosciuti gli effetti positivi della politica di Shinzo Abe. Adesso si prende atto di altri effetti positivi di questa strategia economica anche se il tutto avviene mentre lo yen si apprezza sensibilmente.
La fine di agosto è stato un periodo molto importante per il Giappone che, in un momento di forte turbolenza per i mercati internazionali, ha restituito agli investitori dei messaggi rassicuranti riguardo la progressione della sua economia. In questo momento, i dati macroeconomici giapponesi, sono molto incoraggianti.
►A quanto ammonta il debito giapponese
Il paese ha ingaggiato da qualche tempo un’importante lotta contro la deflazione, sostenuta da Shinzo Abe in modo molto forte. Gli stimoli monetari, unitamente agli stimoli fiscali, sono stati in grado di dare risultati superiori alle attese. Così a luglio, a metà dell’estate, l’indice dei prezzi al consumo è stato osservato in crescita dello 0,2 per cento su base mensile e dello 0,7 per cento su base annua.
L’inflazione, tanto per avere un quadro completo, è cresciuta ad un ritmo superiore a quello registrato negli ultimi 4 anni. L’unico neo in questo panorama idilliaco è stato l’andamento dello yen, visto che la divisa giapponese è rimasta molto forte. Sembra quasi sia impermeabile all’annuncio del tapering da parte della FED e alle tensioni legate alla Siria.