I mercati europei terminano la sessione in negativo sulla falsa riga di Wall Street a seguito dei guadagni della vigilia, trascinati dalle mosse di Alexis Tsipras che sta cercando di raggiungere una intesa con l’Ue.
L’effetto Tsipras si vede piuttosto con la distensione degli spread, quello italiano incluso, dopo il leggero allargamento dei giorni scorsi. La decisione di rimpastare la squadra di negoziatori con il Brussel Group (dove ci sono i membri della ex Troika) dando maggior peso al viceministro delle Finanze, Yannis Dragasakis, è sembrato ai più il classico promoveatur ut amoveatur di Yanis Varoufakis, il titolare dei conti pubblici che formalmente coordina il gruppo delle trattative, ma nei fatti esce depotenziato dall’avvicendamento.
Una mossa che serve a metter da parte l’elemento ‘destabilizzante’ del governo di Syriza, che con il suo carisma e le sue idee aveva irritato le controparti europee nell’ultimo Eurogruppo. Lo stesso Tsipras, che ha creato un canale diretto con Angela Merkel con una telefonata nel fine settimana, ha dato per certa in un’intervista di lunedì sera la volontà della cancelliera di condurre in porto l’accordo, per il bene di Atene e dell’Europa. Ma se le condizioni saranno troppo dure per i greci, ci sarà un referendum. Da parte di Bruxelles, una poravoce della Commissione ha detto che i contatti tra creditori e autorità elleniche “si sono intensificati e hanno permesso di fare nuovi progressi”.
Gli ultimi sviluppi hanno portato al rally azionario di Atene e alla discesa dello spread dei titoli triennali ellenici di quasi 400 punti nella giornata di lunedì, al 22,3%. Oggi, i mercati europei scelgono la via della cautela e peggiorano con la debolezza delle contrattazioni negli Stati Uniti: Piazza Affari chiude in calo dell’1,15%, Parigi cede l’1,81%, Londra l’1,03% e Francoforte l’1,89%. Debole Wall Street, appesantita dai dati macro e dal giallo del sequestro di un cargo statunitense da parte dell’Iran. Alla smentita della notizia da parte di funzionari della Difesa, però, i listini si riprendono: quando in Europa terminano le contrattazioni, il Dow Jones avanza dello 0,2%, l’S&P 500 dello 0,1%, mentre il Nasdaq è invariato.