I tempi per l’accordo tra Etihad e Alitalia si allungano, mentre l’amministratore delegato di Etihad, James Hogan, ha detto che è in trattative con le banche e in settimana sarà a Roma per discutere l’acquisto di una quota azionaria dell’Alitalia.
Stando a Reuters, Etihad vorrebbe rilevare il 40% di Alitalia per circa 300 milioni di euro. Hogan non si è sbilanciato sulla probabilità di chiudere l’accordo e ha attestato che la due diligence è ancora in corso. Uno dei punti più caldi rimane quello del debito pregresso di Alitalia, verso le banche che sono anche azioniste: Unicredit e Intesa Sanpaolo. Tra le ipotesi al vaglio c’è il prolungamento delle scadenze del debito, poco gradito agli arabi, che vorrebbero la sua estinzione o la revisione delle garanzie.
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Enrico Letta, ha definito l’accordo con Etihad «un’occasione di successo» che ha aggiunto di voler vedere «il bicchiere mezzo pieno» perché l’eventuale arrivo di Etihad è «la soluzione all’ annosa questione della solitudine di Alitalia».
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Poi, riferendosi al sistema aeroportuale milanese, ha detto: «C’è la volontà di trovare il giusto equilibrio per le esigenze di Malpensa e Linate e sono convinto che si troverà». «Non ho dubbi – si è limitato a dire il premier – che ci sarà lavoro per entrambe le strutture in una divisione dei compiti quale quella che è anche nel piano a cui ha lavorato il ministro dei Trasporti, Lupi». Intanto la Commissione europea non ha ancora risposto in maniera ufficiale alla polemica alimentata da Lufthansa sul possibile accordo tra Alitalia e Etihad ma lascia trapelare che la richiesta della compagnia tedesca di fermare tali accordi per probabili aiuti di stato illegali non rientra nelle competenze dell’Antitrust Ue.