Electrolux la multinazionale svedese, ha presentato il piano industriale messo a punto per evitare la chiusura dello stabilimento Electrolux di Porcia che prevede un investimento nel triennio 2014-2017 pari a 32 milioni di euro e 316 esuberi.
Ad annunciarlo ai sindacati è stato l’Amministratore delegato per l’Italia della multinazionale svedese degli elettrodomestici, Ernesto Ferrario, stando a quanto riferito da una fonte dell’azienda.
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Electrolux ha esposto ai sindacati il piano per lo stabilimento di Porcia per il 2014-17 parlando di investimenti per 32 milioni e 316 esuberi calcolati sullo schema delle sei ore più due di solidarietà: 298 operai (su circa mille) e 18 impiegati (su 64). A sostenerlo sono fonti aziendali che assicurano che non ci sarà riduzione dei salari. Per lo stabilimento in provincia di Pordenone, che è nella scala medio-alta, Electrolux mira all’innovazione del prodotto e al rafforzamento dell’alto di gamma.
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Ai sindacati, l’azienda ha in più convalidato la riduzione di tre euro sul costo dell’ora lavorata assicurando che non inciderà sui salari in quanto si agirà sulla decontribuzione. L’azienda, rimarcano le stesse fonti, ha poi stabilito come fondamentale il rifinanziamento per i contratti di solidarietà, così che si possa andare avanti seguendo lo schema del sei più due mentre ritiene non percorribile l’ipotesi di non poter ricorrere alla solidarietà. Electrolux ha rivisto il piano industriale per lo stabilimento di Susegana, in provincia di Treviso, per il quale ha indicato la conservazione della produzione di 94 mila frigoriferi della linea Cairo 3 dei 158 mila che in un primo momento voleva trasferire in Ungheria.