I lavoratori dello stabilimento Electrolux di Porcia (Pordenone) al termine dell’assemblea hanno deciso di scioperare manifestando così l’insoddisfazione per l’insuccesso della soluzione della vertenza, dopo il primo incontro tenutosi a Mestre tra la direzione Electrolux, le segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm le rappresentanze sindacali unitarie.
Electrolux ha comunicato alcune proposte sull’organizzazione del lavoro volte alla riduzione del costo del lavoro senza che ci siano ripercussioni negative sulla retribuzione dei lavoratori. È stato indicato anche il bisogno di una diversa gestione del calendario annuo per impiegare al meglio l’ attività lavorativa in connessione con il fabbisogno produttivo.
> Vertenza Electrolux al Ministero dello Sviluppo Economico
Sono quindi stati esaminati i piani industriali con approfondimenti per ogni sito. È stata dedicata grande attenzione agli investimenti, dettagliati per ogni singola fabbrica per un ammontarecomplessivo di 150 milioni di euro, agli interventi per l’automazione, alle definizioni per una migliore efficienza e produttività, ai prodotti sui cui mirare per assicurare volumi e lavoro. Tra le proposte viste come irricevibili per i sindacati la rimodulazione delle pause (tra cui ne sarebbe tagliata una da 10 minuti), il calo delle ore di assemblea e la diminuzione dei permessi sindacali.
> Electrolux, presenta il piano di rinnovo industriale
La discussione continuerà nell’incontro previsto per il 28 aprile e, stando ai sindacati, è difficile soprattutto per le produzioni destinate alle fabbriche di Porcia e Susegana. «Non è infatti stato sciolto il nodo del drastico calo dei volumi previsto per Porcia nè quello dell’investimento finalizzato alla produzione dei frigoriferi Cairo 3 per Susegana che consideriamo – dice Anna Trovò, segretaria Fim Cisl nazionale – necessario venga realizzato totalmente, e non parzialmente, in Italia».