Enel ha fissato il prezzo dell’offerta destinata agli investitori istituzionali per rilevare una quota in Endesa. Ogni azione costa 13,5 euro. L’offerta ammonta a 232 milioni di azioni. Sul piatto, dunque, viene messo il 21,92% del capitale sociale per un corrispettivo complessivo di 3.132.945.000.
Si legge in una nota:
Tale prezzo diverrà un importante riconoscimento sia per l’attrattività dell’investimento in Endesa, adesso pienamente concentrata nel creare valore dal nuovo quadro regolatorio della penisola iberica, sia per la visione e la strategia del Gruppo Enel. L’ammontare delle azioni offerte è stato fissato tenendo conto della domanda pervenuta: dal retail è stata pari a 1,7 volte l’ammontare inizialmente previsto per l’Opv, mentre la domanda pervenuta dagli investitori istituzionali è stata pari a 2,2 volte l’ammontare dell’Offerta istituzionale (inclusa l’opzione greenshoe). Qualora l’opzione greenshoe non fosse esercitata, l’ammontare dell’Offerta Globale risulterebbe, aggiunge Enel, pari a n. 201.800.000 azioni, pari al 19,06% del capitale sociale di Endesa, per un corrispettivo complessivo pari a 2.724.300.000 euro.
Portando a termine il posizionamento, e provvedendo al relativo incasso, è una mossa importante che consente al gruppo di mostrarsi più forte al mercato, in vista della possibile vendita da parte del Tesoro di una quota del 5% della società: sarebbe infatti questo l’obiettivo di Pier Carlo Padoan e Matteo Renzi, nel piano di privatizzazioni che nel prossimo futuro dovrebbe riguardare anche Poste, Ferrovie, Enav.
Da oggi e fino al 15 dicembre prossimo, Credit Suisse potrà effettuare attività di stabilizzazione del prezzo del titolo Endesa in Borsa. Per tale ragione i Joint Global Coordinators hanno sovrallocato all’Offerta istituzionale un ammontare pari al 15% delle azioni oggetto dell’Offerta Globale, attraverso la sottoscrizione di un contratto di prestito di azioni.