I moti di espansione di alcune tra le principali multinazionali italiane oltre i confini procedono a gonfie vele in tutti i comparti, in virtù della conquista di nuovi e importanti appalti.
Appalti che si contraddistinguono per dimensioni e posizionamento geografico. Così, di recente Enel Green Power ha avviato i lavori ai fini della costruzione del nuovo impianto eolico di Nojoli, locato nella provincia di Eastern Cape, in Sud Africa.
Un impianto, senza ombra di dubbio, molto importante. Nojoli dispone di una capacità installata totale di 88 MW, il nuovo parco eolico sarà in grado di generare, una volta in esercizio, oltre 275 GWh all’anno, equivalenti al fabbisogno di consumo annuale di quasi 86 mila famiglie sudafricane, evitando così l’emissione in atmosfera di più di 251 mila tonnellate di CO2 all’anno.
L’energia prodotta dal nuovo impianto sarà venduta all’utility sudafricana Eskom in virtù di un contratto per la fornitura di energia di durata ventennale, che Enel Green Power si è aggiudicata, nel mese di ottobre 2013, nell’ambito del programma Renewable Energy Independent Power Producer Procurement Programme promosso dal governo sudafricano.
Nell’ambito della stessa gara, oltre a Nojoli, Enel Green Power si è aggiudicata il diritto a costruire l’impianto eolico di Gibson Bay (111 MW) e quattro progetti fotovoltaici per un totale di 314 MW. Nello specifico Aurora, Paleisheweul e Pulida (82,5 MW ciascuno) e Tom Burke (66 MW).
Enel Green Power, che già possiede e gestisce l’impianto fotovoltaico di Upington (10 MW), si è inoltre da poco aggiudicata ulteriori 425 MW di progetti eolici nella quarta fase del Reipppp. Notizie molto positive. Tuttavia, a Piazza Affari al momento il titolo Enel Green Power scende dello 0,96% a quota 1,758 euro.