Secondo il decreto salva – Ilva, proprio questo pomeriggio sul tavolo del Consiglio dei Ministri, il commissario straordinario dello stabilimento, al massimo per i prossimi 3 anni, sarà Enrico Bondi, che deterrà, nei confronti dell’ impresa, pienezza di poteri e di funzioni, al fine di traghettare l’ acciaieria di Taranto verso tempi migliori.
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Il commissario straordinario, inoltre, sulla base di quanto prescritto dai due articoli del relativo decreto, potrà inoltre avvalersi dell’ opera di due subcommissari, nominati rispettivamente dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello dell’ Ambiente.
Ci sarà poi un comitato di 5 esperti di nomina sempre del Ministro dell’ Ambiente, che avrà due mesi di tempo per proporre al Ministro stesso il piano delle misure di tutela ambientale, dei lavoratori e della popolazione da prendere nel breve periodo.
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E mentre i titolari dell’ impresa vedranno temporaneamente sospeso il loro ruolo, sotto il profilo finanziario verranno svincolate le somme poste attualmente sotto sequestro, che ammontano a 8,1 miliardi di euro e che saranno messe a disposizione del commissario straordinario per le finalità di risanamento indicate dalla bozza del decreto.
Solo al termine di questa prima fase, ha confermato Zanonato, sarà possibile ricostituire gli organi societari.