Forse a partire dal prossimo autunno cambierà tutto, ma per il momento non si può negare che per Equitalia S. p. a., la società di recupero crediti che collabora con l’ Agenzia delle Entrate, sussistono ancora enormi quantità di crediti che aspettano di essere riscossi.
La cifra non è affatto di poca importanza: si tratterebbe, in totale, di 545 milioni di euro, che al momento equivalgono ad un quarto del prodotto interno lordo italiano e ad un quinto del debito pubblico. Lo stesso direttore dell’ Agenzia, Attilio Befera, lo ha definito come un problema da affrontare in modo molto serio.
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Ma dal prossimo 31 ottobre entrerà finalmente a regime la riforma tributaria, con l’ entrata in vigore dell’ anagrafe dei conti bancari, che fornirà all’ Agenzia anche tutta quella serie di informazioni che prima mancavano al quadro generale.
Dal primo novembre, infatti, il Fisco potrà conoscere tutti i movimenti cui saranno soggetti i conti correnti dei contribuenti, a partire dalle entrate e dalle uscite, ma anche i movimenti relativi alle diverse forme di investimento – fondi comuni, azioni, obbligazioni, depositi a risparmio, buoni postali.
In questo modo, attraverso l’ incrocio dei dati forniti dalle diverse banche dati, ci si augura che la lotta all’ evasione fiscale possa trovare forme più incisive.