Il Senato della Repubblica ha approvato oggi un emendamento alla Legge di Stabilità che proroga il termine ultimo per la rottamazione delle cartelle Equitalia dal 28 febbraio al 31 aprile e allarga anche la platea dei contribuenti che possono ricorrere alla procedura.
Cos’è la rottamazione delle cartelle Equitalia?
La Legge di Stabilità 2013 prevede che i contribuenti che abbiano dei debiti con il Fisco possano pagare quanto dovuto all’Erario in un’unica soluzione e usufruendo di uno ‘sconto’, ovvero ricorrendo alla rottamazione delle cartelle non si pagheranno gli interessi di mora e quelli per la ritardata iscrizione a ruolo.
Per quali debiti con il Fisco si può ricorrere alla rottamazione?
Con l’emendamento di oggi il Senato fa sapere che la possibilità di rottamare anche le cartelle che il debito tributario derivi da ingiunzione fiscale. Grazie a questa estensione, quindi, le cartelle Equitalia che si possono rottamare sono quelle riferite ai tributi erariali, tributi come il bollo dell’auto e le multe per la violazione del codice della strada che siano state affidate ad Equitalia entro e non oltre il 31 ottobre 2013.
Non si può ricorrere alla rottamazione per i debiti Inps e Inail.
Come capire se le cartelle si possono rottamare?
Per capire se per le cartelle e gli avvisi ricevuti si può ricorrere alla rottamazione, in caso di dubbio, si può richiedere l’estratto di ruolo direttamente agli sportelli di Equitalia.
Quanto e come pagare
Come anticipato si può ricorrere alla rottamazione entro e non oltre il 31 marzo 2014 e il pagamento può avvenire in tutti gli sportelli di Equitalia, negli uffici postali tramite bollettino F35, indicando tassativamente nel campo “Eseguito da” la dicitura “Definizione Ruoli – L. S. 2014”.
La cifra da pagare comprende il residuo del debito (al netto degli interessi non dovuti), l’aggio, le spese di notifica e quelle per eventuali procedure attivate.