Quando si decide di investire sui mercati, indipendentemente dal fatto di essere investitori occasionali o gestori professionali, la prima domanda che ci si pone è sicuramente su quali azioni, obbligazioni conviene puntare.
Questa scelta, che sembra molto banale, è però di fondamentale importanza dato che da essa proverranno le nostre fortune o sfortune finanziarie.
Gli investitori che hanno ottiche di medio lungo periodo si affidano direttamente a dei fondi, senza doversi curare della scelta dei singoli titoli, mentre investitori più attivi possono puntare sulla scelta di singoli titoli o future.
Tra Fondi, azioni e obbligazioni non possiamo tenere in considerazione un prodotto che è sempre più utilizzato dagli investitori e offre sempre maggiore efficienza: gli ETF.
Gli ETF permettono l’accesso agli utenti nei mercati più disparati dove un utente non professionale non si potrebbe mai affacciare senza di essi, vuoi per costi eccessivi o per norme legislative che vietano l’acquisto di determinati prodotti.
Per fare un esempio, basterebbe pensare al mercato corporate e al mercato dei futures. Oramai le emissioni obbligazionarie delle aziende hanno dei tagli minimi di 100.000 euro che escludono ogni piccolo investitore, mentre se consideriamo i futures, tra una normativa più severa che tende a far escludere certi prodotti ad una clientela meno esperta e costi di gestione (commissioni, scarti di garanzia) elevati, il gioco è fatto. Inoltre, offrono una buona copertura dal rischio volatilità dei singoli titoli ma anche la possibilità di copertura del portafoglio, dato che ci sono una buona gamma di ETF Short.