E’ bastato veramente poco per il verificarsi dell’effetto del cambio sui mercati internazionali dei prodotti petroliferi, a seguito della brusca fiammata delle quotazioni in euro in scia al deciso indebolimento della moneta unica.
Per tale causa, già sabato scorso sono stati fatti rilevare i primi rialzi dopo il segnale in salita di venerdì di TotalErg (primo “segno più” da inizio ottobre), con Eni a intervenire su benzina, diesel e Gpl (+1,5 cent) e Q8 ed Esso ad aumentare verde e gasolio di 1 cent. A queste compagnie, secondo quanto riferito dagli organi di stampa specializzati nel comparto, si sono aggiunte oggi anche IP e Shell, con rialzi su benzina e diesel di 1 cent. Da segnalare inoltre un passo avanti generalizzato sul Gp di 1 cent. Questi i risultati da evidenziare:
Sul territorio prezzi prezzi praticati in salita, no-logo comprese. Secondo quanto risulta in un campione di impianti che rappresenta la situazione italiana per il servizio Check-Up Prezzi QE, il prezzo medio praticato “servito” della benzina va oggi dall’1,555 euro/litro di Eni all’1,571 di Q8 e Shell (no-logo a 1,433). Per il diesel si passa dall’1,472 euro/litro di Eni all’1,497 di Q8 e Shell (no-logo a 1,342). Il Gpl, infine, è tra 0,592 euro/litro di Esso e 0,618 di Shell (no-logo a 0,594).
Le punte minime sempre sul “servito” (no-logo escluse), osservate per tutti e tre i prodotti nel nord Italia, sono cresciute oggi fino a 1,469 euro/litro per la benzina, 1,416 per il diesel e 0,552 per il Gpl.
La benzina, dunque, torna a salire in termini di prezzi per via di un forte indebolimento della moneta unica europea sui principali mercati.