L’economia europea sta avendo un rallentamento e l’idea che il governo tedesco resti privo di consensi a favore del polo estremista anti europeista dell’AfD fa scattare un allarme sul credito per tutta la zona euro.
L’avanzamento di Alternative Fur Deutschland, partito favorevole all’uscita della Germania dall’euro, fa vacillare le probabilità di un piano di ampliamento monetario straordinario in Europa, che già è dato per scontato dai mercati. L’uragano AfD che si sta abbattendo sulla Germania, rende molto difficile la coordinazione politico economica già malferma e difficile dell’area euro. Ad affermarlo è l’agenzia di rating Standard & Poor’s, che mette in risalto come i politologhi sono pronti a puntare sul fatto che l’ascesa dell’AdD, una coalizione politica ben organizzata con un programma ben preciso, non sarà solo una questione di breve durata.
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Il pericolo è che il governo della Merkel in Germania possa perdere consensi e che come conseguenza istantanea il quadro in Europa cambi completamente. Il partito Alternative Fur Deutschland è favorevole all’uscita di Berlino dall’area euro. Se la popolarità dell’AFD dovesse continuare nei sondaggi (ha superato il 10%), la CDU della Cancelliera Merkel proverà a ritornare ad occupare quello spazio politico che ha lasciato in precedenza. Quindi il partito – e di conseguenza il governo – non accetterà più tanto bene di scendere a compromessi con i paesi meno virtuosi del blocco a 18. Altra motivazione che desta preoccupazione giunge da Karlsruhe, sede della corte costituzionale tedesca, dove i giudici hanno messo in dubbio la costituzionalità del programma di OMT della Bce – un tipo di piano di salvataggio concepito per i titoli di Spagna e Italia.