In un momento di profonda crisi nel commercio, brilla il settore agroalimentare che fa registrare dati da record per ciò che concerne l’estero. Il comparto, dunque, è in controtendenza in confronto al calo generale. Le esportazioni dei prodotti agricoli ed alimentari durante l’anno 2013 hanno fatto registrare un incremento del 5% con il record storico nel valore delle esportazioni vicino a 33 miliardi di euro.
E’ quanto si evince da una analisi della Coldiretti, che parte dalla ‘base’ fornita dai dati Istat inerenti al commercio estero nello scorso anno. I risultati di dicembre appaiono più che positivi sia per le esportazioni agricole (+3,3 per cento) che per quelle alimentari (+5,9 per cento), nonché per la forte domanda di Made in Italy nel mondo sulle tavole del Natale.
I due terzi del fatturato realizzato all’estero si ottiene con l’esportazione di prodotti agroalimentari verso i paesi dell’Unione europea, ma il Made in Italy va forte anche nelle Americhe e nei mercati emergenti. Il prodotto Made in italy più esportato è senza dubbio il vino che nel 2013 ha fatto segnare il record storico delle vendite.
Vendite che per la prima volta raggiungono un valore che si aggira attorno ai 5 miliardi di euro. Appaiono inoltre fondamentali anche le spedizioni all’estero di ortofrutta, il commercio di pasta e il commercio di olio di oliva. Si può dunque gioire di questi risultati confortanti sul commercio estero, con i quali il settore agroalimentare si conferma una realtà competitiva determinante per far riemergere l’Italia dalla crisi.
Ora, c’è da tenere a bada il traffico di prodotti ‘tarocchi’ che ‘imitano’ i cibi nazionali.