Il Campari, da qualche anno, non è la bevanda più diffusa nel mondo ma conosce un discreto successo che si traduce in un buon risultato anche in borsa. La credibilità dell’azienda e la sua permanenza sul mercato in un momento di crisi sembrano essere assicurate.
►La borsa reagisce alle parole di Draghi
Tutta la crescita di Campari, dipende dalle acquisizioni che ha portato a termine in questi anni. Per esempio è stato comprato un rum giamaicano, il Lascelles deMercado. In più si tratta di una bevanda molto gradita soprattutto negli Stati Uniti. In questa marcia trionfale l’unico dettaglio che impensierisce gli investitori è quello della redditività che sembra in frenata.
►Wall Street non basta come traino d’Europa
Il titolo in borsa, quindi, sarà presto in rialzo ma deve affrontare ancora un periodo di debolezza legato proprio all’annuncio dei risultati di Campari. E’ servita a poco la dichiarazione dell’ad del gruppo che ha commentato con una certa soddisfazione i risultati del 2012.
L’anno in corso, come per tutte le aziende, sarà un periodo intermedio in cui bisogna affilare le armi per sopravvivere alla crisi. Il perdurare della recessione europea non aiuta ma ci sono altre zone del mondo che potrebbero controbilanciare i risultati del Vecchio Continente.
Si vede di buon occhio, ad esempio, il miglioramento delle vendite in America Latina.