Quella di Fiat Chrysler Automobiles si configura come una settimana di grandi appuntamenti. Lo scorso lunedì 13 ottobre il gruppo ha completato la sua quotazione presso il New York Stock Exchange. Adesso, l’obiettivo è quello di conquistare gli investitori, accedere ai grandi capitali della Borsa Americana, e soprattutto raggiungere gli obiettivi prefissati durante l’ultimo piano industriale stilato nei mesi scorsi. Il futuro Fca, che sulla carta è il settimo gruppo automobilistico al mondo, è pertanto ricco di iniziative e movimentazioni che andrebbero seguite passo dopo passo.
Lo sbarco sul Nyse di Wall Street è stato pressoché positivo. E’ propedeutico ad un aumento dei volumi di scambio, nonché alla volontà di indirizzare i titoli verso la Borsa di New York piuttosto che verso Piazza Affari. Nella Grande Mela sono collocati infatti tutti i movimenti principali per accedere alle grandi quote di capitale societarie e, come si sa, Marchionne pensa in grande.
Da parte degli analisti sorge un’incognita sulla questione-aumento di capitale. I vertici di Fiat e Chrysler continuano a sostenere che non è ‘tecnicamente’ necessaria. Mentre gli esperti di mercato credono che quello in corso è un piano di crescita abbastanza aggressivo. Successivamente ad esso Fiat, non avendo pienamente credito alla liquidità di Chrysler dovrà rastrellare capitali. Come? Resta da capire la modalità. Il prossimo consiglio di amministrazione potrebbe chiarire le idee in merito. Esso è previsto per il 29 ottobre 2014 e sarà l’occasione per svelare i conti dell’ultimo trimestre del gruppo.
Marchionne, dal canto suo ha dichiarato con ottimismo:
Ci affacceremo di sicuro al mercato del debito nel corso del tempo. Un’emissione di titoli potrebbe esserci nel caso in cui si debba affrontare un rallentamento del mercato dell’auto. Ma le prospettive sono buone e durante il 2015 faremo molto meglio di quanto tutti si aspettano.