Fiat Industrial già a maggio, aveva manifestato l’intenzione di fondersi con la Case New Hollande, con una serie di vantaggi per tutti gli azionisti. Ogni giorno, dall’annuncio di primavera, poteva essere ideale per la fusione che è diventata operativa pochi giorni fa.
Tutti parlano di furto della famiglia Agnelli all’Italia, di scippo a dire la verità. In questo caso, infatti, in gioco non ci sono i trasferimenti degli stabilimenti all’estero, ma si tratta di un’operazione squisitamente finanziaria. E’ tutta l’azienda che migra in un altro paese europeo.
Dallo spostamento si avranno benefici di natura societaria ma soprattutto benefici fiscali che andranno ad allargare il patrimonio degli azionisti di maggioranza che sono proprio gli Agnelli. Alcuni amministratori indipendenti della Cnh hanno dovuto dare il via libera definito alla fusione.
E’ bastata in realtà la loro scelta visto che il resto della decisione era nelle mani delle assemblee dei soci delle due società ma, visto che gli Agnelli sono azionisti di maggioranza in entrambe le società, il risultato, anche per gli osservatori, è stato abbastanza evidente.
Con questa fusione, all’Italia è sottratto un colosso da 25 miliardi di ricavi. Per gli investitori sembrano ottimi i benefici, basta guardare al posizionamento dei fondi internazionali che sono saliti del 13 per cento nel capitale di Fiat Industrial. Facciamo riferimento ad Harris Associated, Fmr, Blackrock e al fondo sovrano di Singapore.