La Fiat ha deciso che in tutti gli stabilimenti italiani non ci saranno più straordinari di lavoro. L’azienda ha poi deciso di non allargare i dodici i turni di lavoro alla Maserati di Grugliasco e di sospendere i 500 trasferimenti previsti da Mirafiori.
La decisione della Fiat giunge dopo il blocco degli straordinari negli stabilimenti del gruppo indetto dai sindacati Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri a supporto della vertenza per il rinnovo del contratto specifico di primo livello. La decisione, secondo fonti, è stata presa dall’azienda al fine di evitare incertezze nell’organizzazione e nella gestione degli orari di lavoro.
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L’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne ha comunicato che il debutto di Fca a Wall Street avverrà nelle prime due settimane di ottobre. Marchionne ha segnalato in questo modo il percorso di una quotazione in Borsa che rimane molto attesa dal mercato e dagli investitori internazionali.
Nello scontro azienda-sindacati, istantanea è stata la reazione di Fismic e Associazione Quadri che chiedono «una immediata riconvocazione delle segreterie nazionali unitarie per chiedere immediatamente la ripresa del dialogo con l’azienda che chiuda definitivamente il confronto sul contratto specifico di primo livello e possa permettere di riannodare la discussione con Fca e Cnh Industrial sugli investimenti, a partire dai 12 turni nello stabilimento Maserati di Grugliasco e dalla sospensione di tutte le attività in straordinario fino al mese di luglio».
«Ora i 500 addetti di Mirafiori che resteranno in cassa integrazione ringrazino la Fiom per lo sciopero di lunedì». È il commento della Cgil di Roberto di Maulo, segretario generale Fismic.