Fine settimana cauto per i mercati: materie prime ancora in calo

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I mercati europei procedono debolmente, mentre rimane l’incertezza sul fronte delle materie prime che spinge l’oro ai minimi dal 2010.

Ciò non fa bene ai listini l’andamento delle Piazze asiatiche, in rosso dopo che l’indice Pmi manifatturiero cinese si è portato ai minimi da 15 mesi, evidenziando la debolezza del colosso dell’Est. Milano riesce a reagire e dopo l’avvio in rosso gira in rialzo dello 0,5%, mentre le altre Borse Ue rimangono deboli: Londra è sulla pari come Parigi, Francoforte lima lo 0,1%.

Il petrolio rimane debole sotto i 49 dollari al barile. A gravare sul prezzo del greggio, secondo gli analisti, è ancora il dato sulle scorte in Usa salito sopra le aspettative. Il greggio Wti con consegna a settembre è trattato a 48,92 dollari. Nelle ultime sei settimane le quotazioni hanno ceduto il 20% a seguito del perdurare della sovrapproduzione. Vendite inarrestabili sull’oro: il metallo con consegna immediata scende a 1.077,40 dollari con un ribasso dell’1,2%. Tocca così il livello più basso da febbraio 2010.

L’euro è stabile sul dollaro in avvio delle contrattazioni. La moneta unica segna 1,0969 e cala leggermente rispetto allo yen a quota 135,95. Apertura in lieve calo per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna quota 115,9 punti con un rendimento pari all’1,88%.

A luglio, l’industria manufatturiera cinese ha subito una battuta d’arresto: l’indice anticipatore del ciclo economico è sceso a 48,2 punti dai 49,4 di giugno. Si tratta del punto più basso mai raggiunto negli ultimi 15 mesi. Un livello sopra 50 significa espansione dell’attività manifatturiera, sotto la soglia dei 50 indica contrazione. Dati deludenti dall’istituto Markit, che calcola i Pmi, anche in Europa: in Germania il manifatturiero è sceso a 51,5 a luglio da 51,9 di giugno risentendo del calo dell’export, nell’Eurozona il dato composito (che tiene conto anche dei servizi) delude le attese a 53,7 punti. L’indice è stato pubblicato anche in Giappone: la lettura flash per per l’indice Pmi sulla manifattura sale a 51,4 punti a luglio, dai 50,1 punti di giugno.

 

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