Alcuni economisti continuano a sostenere che la Finlandia farebbe bene ad allontanarsi dall’euro perché non ha la possibilità di svalutare la moneta e sembra sia costretta, prima o poi, a tagliare gli stipendi. Il tema è all’ordine del giorno anche se ormai si va avanti con questa storia da più di un anno.
Vi ricordate quando chiedevamo se la Finlandia avesse fatto bene ad uscire dall’Euro? Dobbiamo andare indietro di quasi due anni. Ma l’argomento torna periodicamente in primo piano. Stavolta grazie al Washington Post che spiega come la Finlandia sia l’esempio concreto del fatto che l’euro non funziona.
> La Finlandia vuole uscire dall’Euro
Il giornalista spiega che ci sono state tante critiche mosse all’indirizzo della moneta unica e poi anche all’indirizzo della Finlandia da parte di economisti importanti tra cui anche Krugman. Adesso pare che il cerchio si stia chiudendo che alcuni guai finanziari sono irreparabili.
Il declino di Nokia ha portato nel baratro della crisi il paese scandinavo che ha dovuto lottare a lungo anche con la contrazione forte e inaspettata del mercato. Una contrazione che dal 2008 ad oggi è stata dell’8 per cento circa con un tasso di disoccupazione che ha superato il 10 per cento. In più le ultime statistiche dicono che nell’anno in corso il rapporto tra deficit e PIL sarà superiore l 3 per cento.
Politicamente il paese è governato dai centristi che vogliono risolvere i problemi economici ma ora iniziano a pensare che l’unica soluzione possibile, quella che ha meno impatto sulla vita quotidiano dei cittadini, sia l’uscita dalla moneta unica.