Finmeccanica ha iniziato positivamente l’anno in corso, facendo registrare un utile netto durante i primi tre mesi in miglioramento a 10 milioni di euro da una perdita di 21 milioni nel medesimo periodo del 2014.
Un trimestre “importante”: così lo ha definito il chief financial officer Gian Piero Cutillo, perché tutti i dati principali sono andati nella giusta direzione.
“Questo è incoraggiante”, ha aggiunto il Cfo durante la conference call con gli analisti sui risultati trimestrali, soddisfatto della performance commerciale con gli ordini (il portafoglio ordini è aumentato del 3,3% a 30,169 miliardi nonostante una raccolta ordini in flessione dell’1,9% a 2,641 miliardi) che sono stati pressoché in linea con quelli dello stesso periodo dello scorso anno.
Non solo. I ricavi (+4% a 2,65 miliardi) hanno battuto le attese, la redditività ha mostrato un solido aumento e i flussi di cassa un miglioramento considerevole. In ogni caso “c’è bisogno di altri trimestri positivi per affermare che c’è stato un cambiamento strutturale”.
Nel contempo Finmeccanica sta procedendo con le cessioni e anche qui sta “andando nella giusta direzione”. Per quanto riguarda Drs Technologies l’agenda non è cambiata: il management si aspetta la cessione di due linee business della controllata Usa con ricavi annui di 200 milioni euro nel secondo semestre. “Siamo fiduciosi e guardiamo al secondo trimestre”, ha proseguito il Cfo.
Stanno anche migliorando i rapporti tra Finmeccanica e l’India, dopo la travagliata vicenda della commessa di elicotteri AgustaWestland bloccata dal governo indiano. Negli ultimi mesi, ha sottolineato sempre in conference call la responsabile Investor relations, Raffaella Luglini, “le relazioni commerciali con l’India sono migliorate. Sono buoni segnali per il futuro, per poter operare in quel mercato”, dove ci sono nuove commesse in vista.