Ansaldo Breda sarà presto di proprietà della azienda giapponese Hitachi. Il consiglio di amministrazione di Finmeccanica che doveva decidere se aprire la trattativa in esclusiva per la vendita di tutti gli stabilimenti di Ansaldo Breda a cominciare da quello di Pistoia, con i giapponesi di Hitachi oppure i cinesi di Insigma darà mandato presto all’azienda di aprirla con Hitachi.
La decisione è figlia della considerazione che l’offerta del gigante giapponese è maggiormente strutturata e completa rispetto a quella dei cinesi che sono arrivati in ritardo. Lo stesso board annuncerà che invece Selex Es di Campi che comprende sia Galileo che l’Ex Ote resterà nel portafoglio di Finmeccanica.
Per quanto concerne Hitachi la trattativa condurrà alla vendita definitiva di Ansaldo Breda ai giapponesi a meno che nel corso del suo svolgimento non accadano fatti imprevisti. Cosa che però sembra improbabile. Ansaldo Breda a Pistoia diventerà il quartier generale dell’intero business ferroviario, a comunciare dall’alta velocità di Hitachi che comprerà tutti gli stabilimenti meno Palermo suscitando in questo caso le proteste della Fiom nazionale.
Nel pomeriggio il consiglio di amministrazione è terminato approvando l’intero piano industriale presentato dall’ad Mauro Moretti e che verrà presentato domani agli analisti a Londra. Il piano intende rafforzare il gruppo nel core business, hi-tech A,D&S, prevedendo significativi miglioramenti delle performance industriali ed economico-finanziarie, con risultati attesi che, già dopo i primi tre anni, saranno all’altezza di confrontarsi con i concorrenti. L’obiettivo lo si raggiungerà tramite il rafforzamento dei settori in cui il gruppo è già forte: tecnologie all’avanguardia, prodotti e servizi competitivi, e la ristrutturazione di specifici segmenti nei quali sono state avviate azioni per migliorare i processi industriali.