La stagione del modello 739 si sta avviando verso la sua naturale conclusione. Da inserire nell’elenco resta soltanto la scadenza del 26 ottobre. Entro lunedì è possibile inserire nella dichiarazione gli oneri dimenticati e rettificare quelli già riportati nella dichiarazione di luglio. Bisogna consegnare il modello integrativo a Caf o professionisti abilitati.
I contribuenti che vogliono modificare o aggiungere delle voci al 730 che hanno già presentato a luglio, devono presentare una specie di dichiarazione integrativa ad un centro di assistenza fiscale oppure ad un professionista abilitato. C’è quindi la possibilità di fare le ultime correzioni notificando un maggiore o minore credito d’imposta, indicando correttamente i dati del sostituto d’imposta tenuto a fare il conguaglio. Il termine ultimo sarebbe il 25 ottobre ma visto che è domenica si passa direttamente al 26.
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La dichiarazione integrativa non sospende le procedure avviate con la consegna del primo modello, incluso il rimborso. Ecco cosa il fisco spiega riguardo “maggiore credito, minor debito o imposta invariata”.
Se l’integrazione e/o la rettifica comporta un maggior credito o un minor debito (ad esempio, per oneri non indicati nel 730 originario) o un’imposta pari a quella determinata nella dichiarazione già presentata (ad esempio, per correggere dati che non modificano la liquidazione delle imposte), il contribuente può presentare entro il 26 ottobre un nuovo modello 730 completo di tutte le sue parti, indicando il codice “1” nella casella “730 integrativo” presente nel frontespizio. La dichiarazione va comunque affidata a un Caf o a un professionista abilitato, anche in caso di assistenza precedentemente prestata dal sostituto d’imposta, esibendo, in quest’ultimo caso, tutta la documentazione relativa anche al 730 originario (in caso di assistenza prestata dal Caf o dal professionista, è sufficiente la documentazione necessaria al controllo della conformità dell’integrazione).
In alternativa, si poteva presentare un modello Unico Persone fisiche 2015 entro il 30 settembre scorso (correttiva nei termini), utilizzando l’eventuale differenza a credito o richiedendone il rimborso.
La rettifica con Unico potrà anche avvenire entro il termine previsto per la presentazione del modello relativo all’anno successivo (dichiarazione integrativa a favore).