Il nuovo accordo per i lavoratori metalmeccanici è stato sottoscritto, avrà una durata di tre anni (dal 2013 al 2015) e prevede un aumento salariale di 130 euro. La firma è avvenuta tra Federmeccanica-Fim Cisl e Uilm. Seconda assenza per la Fiom-Cgil, che già nel 2009 si era rifiutata di siglare l’accordo contrattuale.
I sindacati si ritengono soddisfatti per ciò che sono riusciti ad ottenere (incremento salariale di 130 euro al quinto livello):
Gli aumenti – spiega il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella – verranno corrisposti ai lavoratori nell’arco dei prossimi tre anni, cioè 35 euro il 1 gennaio 2013, 45 euro il 1 gennaio 2014 e 50 euro il 1 gennaio 2015. Si tratta di un risultato importante per il settore metalmeccanico, dato che il comparto industriale è stato gravemente colpito dalla recessione economica in essere nel Paese.
Ma non solo l’aumento di stipendio, i due milioni di lavoratori metalmeccanici saranno interessati anche da:
importanti innovazioni normative per quanto concerne l’inquadramento, il salario, la flessibilità e l’orario di lavoro, la tutela delle malattie e la previdenza integrativa sanitaria.
Ma la Fiom la pensa in modo opposto, dal palco della manifestazione dei metalmeccanici a Milano Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, dichiara che i sindacati non sono stati in grado di difendere i lavoratori e che la firma di questo contratto nazionale a queste condizioni sancisce la morte della categoria dei metalmeccanici.