La giornata che ci apprestiamo a vivere sui mercati finanziari sarà caratterizzata dalla chiusura delle Borse per le festività pasquali – chiusura che nel caso delle piazze europee perdurerà anche lunedì – e quindi un focus orientato alla ricerca eventuale di spunti operativi sul fronte del forex che invece seguirà i normali orari di contrattazione.Inflazione protagonista della settimana. E’ bene in contesti come questo, quando cioè la liquidità è rarefatta e si rivela opportuno operare solo su estrema chiarezza, avanzare delle osservazioni di natura più generale al fine di comprendere le dinamiche future che caratterizzeranno il prossimo corso dei prezzi, spiega Davide Marone di DailyFx. E in questa accezione senza alcun dubbio l’inflazione è stata la parola chiave di questa settimana dei mercati finanziari.
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Tre tra le più importanti aree economiche del pianeta hanno infatti comunicato il dato relativo al tasso di crescita dei prezzi, con risvolti che però differiscono da caso a caso. In primo luogo il Regno Unito ha confermato il precedente dato all’1,6% (ricordiamoci che il target rate è al 2%), dato a cui ha poi fatto seguito il giorno seguente quello sul tasso di disoccupazione passato dal 7,1% al 6,9% e dunque inferiore al thresold del 7% il quale pure era stato indicato come rilevante da raggiungere prima di azioni sul fronte di politica monetaria.
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Il complesso delle due grandezze economiche sotto la lente di ingrandimento dell’istituto centrale britannico, risulta perciò foriero di aspettative nel forex circa quelle che potrebbero essere accelerazioni sul fronte interventista (in materia per ora di forward guidance) in rapporto sia al tasso di interesse di riferimento dello 0,50% che al Quantitative Easing totale che ancora ammonta a 375miliardi.