Forex in allerta. Dopo aver toccato nuovi massimi in seguito al rilascio dei dati sul mercato del lavoro americano, gli indici di borsa d’oltre oceano hanno preso l’ascensore, andando a far segnare dei ribassi importanti. Si dice infatti, a ragion veduta, che si sale con le scale e si scende con l’ascensore, dunque quando assistiamo ad aumenti di volatilità è lecito attenderseli verso il basso, dato il cattivo risk reward fornito dalla valutazione di eventuali posizionamenti long sui massimi storici. E’ infatti molto più conveniente attendere eventuali storni o addirittura mettersi corti vicino ai massimi (con valutazione di stop sopra di essi e di eventuali reverse per cercare di catturare piccole fiammate (come quelle viste venerdì), piuttosto che tentare degli ingressi puri su rotture rialziste che sono avvenute sul nostro benchmark di riferimento (S&P500) spiega Matteo Paganini di Dailyfx, il che ha reso possibile quello che a nostro parere può essere considerato un tentativo di partenza di un movimento ribassista più importante, ma che potrebbe altresì incontrare degli ostacoli ad eventuali ridimensionamenti dei prezzi.
> Forex, cambio euro dollaro sotto i riflettori
Ci troviamo di fronte ad una situazione che non valutiamo come di risk off se guardiamo il comportamento del dollaro americano, che è andato a perdere terreno nei confronti di euro, sterlina, dollaro australiano e soprattutto yen giapponese, non ricoprendo il ruolo di valuta rifugio, un porto sicuro e soprattutto liquido su cui contare nei momenti di panico o di vendite strutturali, in quanto in qualsiasi momento sarà possibile vendere i dollari acquistati ad una controparte di mercato per veicolare nuovamente i flussi di capitale su rendimenti più interessanti, situazione non replicabile a cuor leggero su yen e franchi, ancora piuttosto alti nei confronti, rispettivamente, di dollaro ed euro.