Sul mercato forex, forte incertezza per il cambio tra la moneta unica e il biglietto verde. Gli operatori sono in attesa dei tanti appuntamenti macroeconomici in settimana. Se abbiamo già discusso delle numerose cifre macro dagli States, anche dall’Europa abbiamo molti dati macro interessanti. Le cifre piu’ attese da Eurolandia sono quelle relative all’inflazione che saranno annunciate mercoledì. Se Eurostat dovesse mostrare un inatteso calo in aprile dei prezzi al consumo o un mantenimento dell’HICP su livelli molto bassi (0,5%/0,7% su base annuale) aumenterebbero notevolmente le possibilità di un’accelerazione nel cambio di strategie monetarie della BCE. spiega Filippo A Diodovich di Ig. Le soluzioni da adottare sono numerose.
> Mercati Forex, poca direzionalità e pochi dati macro economici
Riteniamo che la più efficace per ridurre le tensioni deflazionistiche sia il lancio di un piano di quantitative easing (acquisto di titoli) simile ai progetti delle altre banche centrali (Federal Reserve, Bank of England e Bank of Japan). I fondamentali sembrano quindi preludere a un possibile calo del cambio euro/dollaro. Dal punto di vista tecnico il supporto più importante di breve periodo è situato a 1,3790. L’eventuale cedimento di tale sostegno potrebbe dare forza alle pressioni ribassiste per spingere il cambio eurusd ancora più in basso verso 1,3675.
> Forex, nel mercato valutario si registra poca volatilità
Sotto ai riflettori rimane sempre la crisi in Ucraina. Gli Stati Uniti hanno deciso di imporre nuove sanzioni a 7 funzionari russi e 17 imprese legate a Vladimir Putin. Saranno inoltre vietate le licenze di esportazione ai beni high tech che possano, in qualche modo, favorire l’offensiva militare dell’esercito russo. Riteniamo che la soluzione delle sanzioni economiche sia l’unica percorribile per evitare uno scontro armato. Crediamo che i provvedimenti dovrebbero essere, tuttavia, ben più pesanti per costringere il Governo di Mosca a fare dei passi indietro (un isolamento economico modello Iran). Intanto gli sconti tra lealisti di Kiev e truppe filorusse continuano ad aumentare.