C’è dunque più di un motivo per ritenere che l’obiettivo del Governatore della BCE fosse quello di determinare una reazione evidente sui mercati forex che potessero dunque tramutarsi in aspettative concrete e protrarsi nel medio periodo. In questo senso la reazione dell’euro è stata funzionale in quanto buono è stato il suo deprezzamento rispetto al dollaro americano e la settimana che si apre potrà rivelarsi di rivelazione in relazione alle aspettative che in effetti si sconteranno nei prezzi laddove market mover di estremo rilievo non vi saranno. Andrà seguito il meeting e le comunicazioni della Bank of Japan di questa notte, così come i dati australiani nelle primissime mattine dei giorni venturi a cui aggiungere i dati cinesi, oltre che i verbali del comitato Fed mercoledì sera e alcune release sul Regno Unito che, come sappiamo, potranno avere un grande impatto sul pricing della sterlina.
> Forex, molta la volatilità presente nei mercati
EurUsd: reazione piuttosto nervosa del cambio principe rispetto ai dati di venerdì. Il grafico settimanale ha mostrato la terza candela ribassista di fila con il test della media mobile a 21 periodi, mentre quello giornaliero evidenzia l’appoggio del prezzo sulla media 100 e sulla trendline di medio tracciabile a partire dallo scorso Luglio spiega Davide Marone di DailyFx. Venendo ad un’ottica intraday, il time frame a 4 ore ci mostra una situazione di divergenza regolare rialzista tra prezzo e stocastico, per la possibilità di andare a rivedere il livello di 1,3740 e ancora 1,3780 in estensione. Un deciso ritorno sotto la soglia di 1,37, potrebbe far tentare nuovi ribassi verso i minimi a 1,3675 ed i progressivo avvicinamento del fatidico supporto a 1,3740.