Forex: rublo russo in forte flessione che risente dell’aumento delle tensioni tra Russia e Ucraina/paesi occidentali. La situazione è diventata sempre più critica nelle regioni orientali dell’Ucraina dove i lealisti del Governo di Kiev si stanno scontrando con i gruppi paramilitari filo-russi (dopo la fine dell’ultimatum di deporre le armi lanciato da Kiev nei confronti delle truppe filo-russe). Timori in aumento anche dopo il vertice d’emergenza dell’ONU. I diplomatici della Gran Bretagna hanno evidenziato che al confine con l’Ucraina sono stanziati 40 mila soldati russi delle unità speciali facendo aumentare le possibilità di un intervento armato diretto da parte del Governo di Mosca, spiega Filippo A Diodovich di Ig. Il cambio Forex usd/rub ha mostrato un incremento di un punto e mezzo percentuale risalendo da 35,75 a 36,20 circa. Sarà il superamento della resistenza a 36,35 (ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci della discesa dai picchi di marzo) a rialimentare le pressioni rialziste e creare i presupposti per un allungo in direzione di 36,74 e 37,02. Segnali di debolezza giungeranno invece con il cedimento di 35,70, preludio a un possibile calo verso 35,18.
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Sul mercato Forex l’euro ha perso un po’ di terreno rispetto alle principali divise internazionali sulla scia sia delle parole di Draghi a Washington del weekend che dei positivi dati macro USA (vendite al dettaglio). Il governatore dell’istituto di Francoforte ha ribadito che il Governing Council della BCE è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a misure non convenzionali per fronteggiare i rischi di un periodo prolungato di inflazione bassa. Il piano di quantitative easing europeo potrebbe essere molto vicino a essere lanciato. Domani grande attesa per l’indice ZEW tedesco.
Dal punto di vista tecnico Forex l’eurodollaro ha mostrato una correzione importante ma non sufficiente per modificare le prospettive grafiche di medio/breve periodo che rimangono rialziste. Solamente il cedimento dei supporti compresi tra 1,38 (area di transito della media mobile a 50 giorni) e 1,3790 (50% del ritracciamento di Fibonacci dell’ascesa dai bottom di aprile) potrebbe far vacillare tali aspettative gettando le basi per un flessione verso 1,3675. Rialzi sopra 1,3865 aprirebbero, invece, le porte a un possibile ritorno a 1,3906, livello da oltrepassare per poter ambire a raggiungere i target situati a 1,3967.