La Formula 1 potrebbe passare presto in altre mani. Un consorzio guidato dal proprietario americano dei Miami Dolphins, squadra del campionato professionistico di football Usa, e dal fondo di investimenti del Qatar, la medesima società che possiede il Paris Saint Germain di calcio, starebbe preparando un’offerta di acquisizione da 7 miliardi di euro per impossessarsi del campionato di corse automobilistiche più famoso del mondo.
Secondo indiscrezioni raccolte dal Financial Times, la proposta verrà formulata ufficialmente nei prossimi giorni alla Cvc Capital Partners, la società di investimenti americana basata in New Jersey che rilevò il pacchetto di maggioranza della Formula Uno nel 2006. L’uomo considerato da decenni il vero boss della Formula Uno, l’85enne Bernie Ecclestone, ha già reso noto che nel quadro di una possibile vendita cederebbe anche lui il 5 per cento che gli rimane della Formula Uno (per un valore di 300-400 milioni di euro), ma il quotidiano della City scrive che Ecclestone manterrebbe comunque un ruolo di consulenza e rappresentanza anche nella nuova gestione.
L’operazione segnerebbe l’ennesimo colpo per il braccio economico del Qatar, il piccolo emirato del Golfo Persico ricchissimo grazie ai suoi giacimenti di gas, che da anni conduce uno shopping in tutto l’Occidente a colpi di centinaia di milioni o miliardi, acquistando dalle squadre di calcio, come il Psg, a immobili e grandi magazzini. Il suo alleato sarebbe il 75enne Stephen Ross, un miliardario americano cofondatore della Rse Ventures, una società di investimenti, e proprietario dei Dolphins, la squadra di football di Miami. “L’accordo ancora non c’è, ma la Formula Uno verrà venduta”, dice Eccleston al Financial Times.
L’iniziativa riflette un crescente scontento all’interno della Formula Uno, che ha visto negli ultimi anni un declino graduale di pubblico, entrate e sponsor. La previsione degli esperti è che i nuovi proprietari punterebbero a rilanciare il marketing del campionato automobilistico, con particolare attenzione ai diritti televisivi e con l’obiettivo di creare più interesse per lo sport delle corse.