Tra le tante priorità del Governo c’è anche quella del risanamento del settore agricolo italiano, un settore in cui la crisi e la mancanza di occupazione pesano in modo particolare. A cercare di trovare una soluzione alle tante problematiche dell’agricoltura il Ministro Elsa Fornero, che è intervenuta in questi giorni al convegno su «Lavoro, occupazione, produttività» di Confagricoltura.
In primo luogo il Ministro fa un passo indietro sull’abbattimento della contribuzione agricola nel Mezzogiorno, una delle proposte dell’ultima manovra, che non si è rivelato essere una soluzione adatta, anzi, potrebbe trasformarsi in una ulteriore fonte di sperequazioni.
Anche la proposta della stessa Confagricoltura – l’abbassamento delle aliquote per tutti – non è una strada percorribile, in quanto, data l’attuale situazione economica, ad aliquote più basse corrisponderebbe una riduzione delle agevolazioni. Secondo il Ministro del Lavoro la soluzione dovrebbe passare attraverso una riforma strutturale più profonda, che vada a colpire, in primo luogo, gli ammortizzatori sociali, i quali, nel settore dell’economia, non sempre sono utilizzati nel modo più corretto.
Ma non si tratta di una estensione di questi ammortizzatori, anche se era una delle prime possibilità prese in considerazione dal Governo tecnico, perché come spiega la Fornero:
avevamo riflettuto sulla possibilità di estendere la riforma degli ammortizzatori sociali al settore agricolo ma abbiamo deciso di no, non perché siamo soddisfatti della situazione attuale ma perché avrebbe allungato i tempi della riforma.