Giungono buone notizie dalla Francia, a seguito dell’indice Pmi di ieri: la fiducia delle imprese è in creascita, dal momento che sale a 103 da 102 di aprile (dato rivisto da 101), evidenziando il sentiment di fiducia più alto dall’agosto 2011.
Nel primo trimestre, il Pil della Germania ha fatto registrare un incremento dello 0,3% su base trimestrale e dell’1,0% su base annuale. Numeri che non fanno altro che confermare la stima preliminare e il rallentamento dal +0,7% dell’ultimo periodo del 2014, ma sottolineano anche il contributo importante della domanda interna e degli investimenti.
Restando sempre in terra tedesca, l’indice Ifo, ovvero uno dei principali barometri dell’economia tedesca, frena a maggio a quota 108,5 punti, dai 108,6 punti di aprile ma va meglio degli attesi 108,3 punti. In Italia il fatturato dell’industria sale, ma rallentano gli ordini; segnale di contrazione dei consumi dalle vendite al dettaglio. A livello di Ue, si registra un surplus di partite correnti da 15,1 miliardi. Nella serata italiana si registreranno le parole di Janet Yellen, governatore della Fed, che interviene da Providence, Rhode Island.
Le borse asiatiche intanto appaiono in rialzo in scia ai listini cinesi. Tokyo ha guadagnato circa lo +0,30%, ma a fare meglio sono state Shanghai (+2,38%) e Hong Kong(+1,70%). A sostenere i mercati del lontano oriente ha contribuito il rafforzamento dell’euro sul dollaro dopo i recenti rialzi del biglietto verde. LaBanca del Giappone ha annunciato il mantenimento dello status quo della sua politica di allentamento monetario, ritenendo che “l’economia ha continuato a recuperare moderatamente”, sulla base della crescita del Giappone che ha accelerato all’inizio del anno.
Alla chiusura delle Borse Ue, il petrolio Wti scadenza luglio torna a scendere e cala dell’1,75% a 59,66 dollari al barile.