Quando si parla di mutui può capitare di sentire nominare anche il mutuo a tasso variabile e rata costante. Numerose sono infatti le tipologie di mutuo che il mercato del credito propone e che possono essere sottoscritti per l’acquisto di abitazioni, la maggior parte dei quali viene definito sulla base del tasso di interesse applicato.
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Esistono però anche tipologie di mutuo che si basano, oltre che sul tasso di interesse praticato dalle banche, anche sul tipo di rata che il cliente si trova a corrispondere. Vediamo quindi come funziona il mutuo a tasso variabile con rata costante.
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Come funziona il mutuo a tasso variabile e rata costante
Il mutuo a tasso variabile con rata costante è una particolare tipologia di mutuo a cui le banche applicano un tasso di interesse variabile, che muta nel tempo, ma che impone al mutuatario il pagamento di una rata dall’importo che si mantiene costante nel tempo, mese dopo mese.
Un tale funzionamento di questo mutuo è consentito dal fatto che le fluttuazioni del tasso di interesse variabile non vanno a modificare l’importo complessivo della rata, ma agiscono sulla durata del mutuo, andando a modificare il piano di ammortamento.
Questo significa che se i tassi di interesse salgono, la durata di un mutuo a tasso variabile con rata costante va ad allungarsi, anche se la rata resta costante.
La durata di un mutuo deve comunque essere presa in considerazione prima della sottoscrizione. Uno dei fattori di rischio nascosti in questa tipologia di mutuo è tuttavia costituito dall’applicazione del metodo di ammortamento alla francese.