Entro fine anno verrà scelta la nuova struttura azionaria del gasdotto Tap e si saprà se anche Snam, che si è detta interessata a entrare nel progetto, ne farà parte.
Lo ha spiegato l’ad dell’utility italiana, Carlo Malacarne, parlando a margine del workshop Ambrosetti di Cernobbio.
Attualmente i principali azionisti del Trans Adriatic Pipeline, il progetto che prevede la costruzione di una pipeline che porterebbe, dal 2020, il gas dall’Azerbaigian alla Puglia, sono: Enagas, Fluxys, quest’ultima alleata con Snam in altri business, con quote rispettivamente del 16% e del 19%, Bp con il 20%, Statoil con il 20%, Socar con il 20% e la svizzera Axpo con il 5%.
“Sulla tempistica dipende dall’uscita di alcuni soci attuali”, ha detto, riferendosi a Statoil e Bp che potrebbero cedere le loro quote nel progetto. “Credo che se ne saprà qualcosa di più entro la fine dell’anno, entro dicembre ci sarà qualche novità in merito”, ha aggiunto. E in merito all’ipotesi che anche la malese Petronas sia interessata alle quote, Malacarne ha auspicato he il consorzio dia la priorità a chi potrebbe essere operativo nella gestione.
Gli interessi incrociati, comunque, fanno pendere l’ago della bilancia in favore di Snam. Come ha spiegato lo stesso Malacarne, l’azera Socar, che partecipa al consorzio con una quota del 20%, è molto interessata a essere presente in Europa. “Questo è di buon auspicio perché il progetto, che ha ricevuto le autorizzazioni e per il quale sono partiti gli investimenti, si realizzi. E in Italia, noi saremo la controparte naturale di Socar”.
Invece, per quanto riguarda l’aumento dei consumi di gas, +5% a 70-71 miliardi di metri cubi secondo Malacarne, non rappresenta un dato significativo visti i bassissimi livelli di consumo dello scorso anno. “In generale”, ha spiegato l’ad, “possiamo parlare di una situazione di stabilità. Con il caldo di quest’estate, però, sono ripartite le centrali termiche, evidenziando l’importanza del gas in un contesto in cui le fonti di energia alternativa sono importanti ma non sufficienti”.