La parola d’ordine per le compagnie assicurative? E’ una: ridurre il rischio cercando maggiore allineamento dei rendimenti e delle durata finanziaria delle attività e delle passività di bilancio. A indicare la via maestra è stato Ignazio Visco, durante le sue ormai celebri ‘considerazioni finali’ di qualche giorno fa.
Ma non basta; le compagnie assicurative avranno anche l’obbligo di migliorare i risultati delle gestioni mediante la diversificazione delle attività in portafoglio, accrescendo le riserve tecniche e soprattutto adattando al mutato contesto di mercato gli impegni nei confronti degli assicurati.
Una strategia, quella di cambiare approccio verso i clienti, che Generali, la prima compagnia assicurativa italiana, ha messo al primo punto della sua agenda e al centro del piano strategico presentato all’Investor Day di Londra del 27 maggio, che punta a rendere il Leone il gruppo leader in Europa nel mercato retail. Non si tratta solo di un cambiamento di offerta, dettato dai tassi d’interesse e dall’esigenza di ridurre il peso dei prodotti tradizionali (a capitale e rendimento garantito) a vantaggio delle polizze unit linked, che investono in fondi comuni.
Il percorso indicato da Greco si configura ben oltre il ricollocamento sui prodotti, che pure Generali ha già iniziato a mettere in conto durante gli ultimi mesi. Quella che il top manager ha indicato agli analisti a Londra è stata piuttosto una visione sul futuro dell’industria assicurativa. Insomma, una rivoluzione che il Leone vuole guidare in Europa e che va oltre gli obiettivi del nuovo piano (che tra l’altro promette di distribuire dividendi per 5 miliardi nei prossimi quattro anni).