Generali ha testato il 4 aprile con il massimo di quota 17,02 il lato superiore della fase laterale disegnata dai prezzi dal minimo di febbraio venendone decisamente respinto. In particolare la seduta di mercoledì ha visto una veloce retromarcia, dell’1,43%, accompagnata da volumi elevati, a conferma della forte partecipazione del mercato alle vendite.
La chiusura di mercoledì a 16,53 si colloca sotto la trend line rialzista disegnata dai minimi di marzo, passante a 16,60 circa. Se i prezzi violeranno anche 16,30, baricentro della menzionata fase laterale, diverrà probabile il proseguimento della discesa proprio a testare la parte bassa di questo trading range, a 15,50 circa.
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Movimenti fino in quell’area, per quanto non trascurabili di breve termine (servirebbe un calo di un ulteriore 6% circa per giungere su quei livelli), non muterebbero il quadro grafico di fondo spiega Fta On line. La violazione a 15,50 della base della fase laterale disegnata dai minimi di febbraio costringerebbe invece a considerare la stessa un “banner”, ovvero una pausa del trend ribassista precedente, quello visto dal picco di gennaio a 17,70.
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Dal momento che spesso il “banner” si colloca a metà di un movimento, al di sotto di 15,50 si materializzerebbe il rischio di cali fino ai 14,70 euro almeno. Supporto successivo a 14,15. La tenuta di 16,30 e la rottura di 17,05 permetterebbero invece un nuovo test dei massimi di gennaio. Oltre quei livelli verrebbero inviati segnali incoraggianti anche di medio termine, obiettivi verso 18,50 (l’ampiezza del “banner” potrebbe essere proiettata verso l’alto dal punto di rottura per ottenere un target).