Il mercato interno in Italia continua a essere caratterizzato da poco movimento. La crisi mostra ancora gli effetti sulle famiglie italiane che non sono propense a spendere. Meno soldi, lavoro più precario e rischio povertà hanno portato la classe media italiana quasi a scomparire e questa dinamica si vede anche nelle vendite al dettaglio che negli ultimi anni hanno mostrato dati negativi e decrescita.
L’Istat ha mostrato i dati sulle vendite al dettaglio nel mese di gennaio. Le vendite sono ferme su base mensile con una crescita che è pari a zero. Su base annua le vendite al dettaglio sono scese dello 0,9%.
► Commercio al dettaglio in caduta
L’Istituto di Statistica certifica quindi che l’inizio del 2014 vede il commercio al paloe ancora in difficoltà. Lo scorso anno le attività commerciali chiuse per problemi economici sono state moltissime a livello record e la dinamica non sembra migliorare. Non fa differenza iol settore alimentare, che solitamente è la roccaforte del commercio e delle vendite. A gennaio anche la vendita al dettaglio di generi alimentari è stata pressoché ferma su base mensile, mentre su base annua la flessione è dello 0,1%.
In crescita le vendite nei discount del 3,1% tendenziale. In aumento anche la grande distribuzione dell’1%, i supermercati dello 0,2% e gli ipermercati dello0,6% mentre scendono del 2,5% le vendite nei piccoli negozi.
Con la crisi è normale che cresce la vendita al dettaglio in discount e ipermercati. I primi perché hanno prezzi più bassi e i secondi perché mettono molte offerte a disposizione dei clienti. La dinamica dei piccoli negozi sembra invece destinata a soffrire in quanto costretti a spese più alti e quindi ad applicare anche prezzi maggiori.