Piazza Affari cresce dello 0,30% e si attesta a quota 23.173 punti aspettando il dato sul prodotto interno lordo italiano nel primo trimestre.
Nel frattempo, l’economia francese è in crescita dello 0,6% nel primo trimestre di quest’anno, la progressione più forte degli ultimi due anni.
Il dato ha battuto le previsioni degli economisti di una crescita dello 0,4%. Invece ha deluso la Germania cresciuta solo dello 0,3% nel primo trimestre rispetto ai precedenti tre mesi, sotto l’atteso incremento dello 0,5%. Nell’ultimo trimestre dell’anno scorso il pil era cresciuto dello 0,7%.
A frenare la crescita è stato il commercio estero, che ha risentito dell’indebolimento della domanda globale. Secondo l’ufficio federale di statistica l’import è cresciuto più dell’export, mentre i consumi e gli investimenti in edilizia ed equipaggiamenti hanno contribuito positivamente alla crescita del pil. Su base annuale il pil non destagionalizzato è aumentato dell’1,1%, contro un atteso +1,2% e contro il +1,6% del 2014. Per quest’anno il governo prevede una crescita dell’1,8% del pil.
L’euro apre la giornata portandosi sopra quota 1,12 dollari, dopo aver toccato la settimana scorsa un top da due medi a 1,1392 dollari. Il trend al rialzo è legato all’ondata di sell-off dei titoli di stato sui mercati globali. La moneta europea passa di mano a 1,1252 dollari e lo spread tra il Btp decennale e l’omologo tedesco è a quota 117 dai 119 punti della chiusura di ieri, mentre il tasso del decennale frena dall’1,86% all’1,82%. Il differenziale Bonos/Bund segna 116 punti per un tasso dell’1,81%. Il rendimento del bund è allo 0,657%.
Rimane sotto i riflettori la Grecia che non prevede il ricorso a un referendum o ad elezioni per sbloccare l’impasse nella trattativa con i creditori internazionali, che chiedono impegni precisi su riforme economiche e conti pubblici in cambio di nuovi aiuti finanziari.