In merito alla situazione tedesca il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ha chiesto a Berlino di ritornare a giocare un ruolo attivo per la ripresa dell’economia europea.
“Credo che sia molto importante per la Germania partecipare al processo della ripresa in maniera intensa: ha i mezzi per farlo”, ha spiegato Christine Lagarde in un’intervista rilasciata alla Radio Televisione Svizzera (Rts). Stando al numero uno del Fondo monetario internazionale, la Germania ha dei “margini di manovra” necessari per riuscire a fare questo sforzo, come danno prova le recenti trattative sui salari svolte nel paese. In realtà, l’accusa degli economisti alla politica economica della Merkel è di non aver fatto abbastanza per dare imput alla domanda interna, per mezzo di un aumento del potere d’acquisto dei tedeschi. Di contro, l’ inclinazione all’esport ha dato vita a quello squilibrio nei conti correnti che è stato rilevato anche da parte della Commissione europea, dalla quale è partito un richiamo ufficiale.
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Arrivati a questo punto, ritorna preponderante sulla scena la Bce di Mario Draghi. Lo stesso governatore, infatti, parlando dal summit dei banchieri centrali di Jackson Hole tenutosi la scorsa settimana, si è detto fiducioso per il motivo che le misure straordinarie che sono state annunciate a giugno – che avranno valore concreto a partire da settembre – daranno uno scossone all’economia. Ma ha anche assicurato che, di fronte all’emergenza economica e al permanere della bassa inflazione, l’Eurotower può fare di più. Anche in base a questi dati tedeschi, i mercati se lo aspettano.