Saranno 38 testate mondiali a gettare una prima luce su quello che viene definito il grande buco nero dell’economia mondiale, grazie ai 260 gigabyte di dati pervenuti in forma anonima all’Icij, il Consorzio internazionale dei giornalisti d’inchiesta con sede a Washington. Per l’Italia sarà L’Espresso ad occuparsi di svelare i nomi degli evasori importanti.
► Il fisco si accorda con le imprese internazionali
Non si tratta, questa volta, di una piccola indagine, ma di una grande inchiesta che porterà, si spera, allo scoperto i grandi evasori mimetizzati nei paradisi fiscali che avrebbero sottratto al fisco dei 170 paesi di provenienza un patrimonio che è stato stimato tra i 21mila e i 32mila miliardi di dollari.
Oltre due milioni e mezzo di file, con dati – contratti, fax, copie di passaporti, e-mail, corrispondenza bancaria – relativi a 130mila titolari di conti correnti e investimenti e 12mila società offshore, raccolti in trent’anni lungo un arco temporale di 30 anni, che saranno analizzati da 86 giornalisti provenienti da tutto il mondo che pubblicheranno poi le relative inchieste.
► Scoperta una evasione internazionale di circa 60 milioni di Euro
Da domani saranno pubblicate le prime inchieste: Le Monde si occuperà di Jean-Marc Augier, uomo d’affari e tesoriere di Francois Hollande durante la campagna elettorale dell’anno scorso, L’Espresso, invece, svelerà alcune importanti notizie su Gaetano Terrin, commercialista dello studio Tremonti; Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom, e i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini, che hanno incarichi professionali nei più importanti gruppi italiani. All’inchiesta parteciperanno anche il britannico Guardian, la tedesca Sueddeutsche Zeitung, la Bbc, il Washington Post e lo svizzero Sonntagszeitung.