Giornata nera per i mercati finanziari

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Quella appena conclusasi è stata una giornata infernale per i mercati finanziari europei. La Grecia e tutto il ‘Vecchio Continente’ ne hanno risentito ampiamente. I listini bruciano circa 260 miliardi di euro in termini di capitalizzazione per via del crollo dell’indice Euro stoxx 50.Uno dei più colpiti dal crollo è senz’altro l’indice Ftse Mib che ha accusa uno scivolone del 4,44% e manda in fumo circa 20 miliardi di euro in fumo. La giornata ‘nera’ inizia con la notizia che l’Agenzia di rating Fitch ha evidenziato un elevato deterioramento del credito per le banche greche più importanti. La miccia ha fatto ‘esplodere’ la borsa di Atene, che è scesa in picchiata manifestando un crollo pari all’11%.

I titoli di Stato ellenici sono andati sotto pressione e il rendimento del bond decennale si è posizionato sotto l’8% facendo scattare l’allarme per la sostenibilità del debito. Inevitabilmente, i mercati e i titoli dei Paesi periferici ne hanno risentito, accusando pesanti perdite.

Il Btp dell’Italia ha visto il suo rendimento accelerare fino a toccare quota 2,40% e oltre. Rispetto al bund tedesco, il differenziale ha superato prima quota 170 e poi è sceso a 160 punti.
Gli investitori, dunque, si sono soffermati sull’acquisto di bund tedeschi e di bond afferenti ad altri Paesi ‘core’ dell’area. Per il decennale tedesco si tratta di un nuovo minimo storico del rendimento.

Esso è calato fino allo 0,7240%. Il tasso di inflazione tedesco ha raggiunto lo 0,8% e il Bund a dieci anni ha fatto rilevare un rendimento reale negativo.

Per quanto concerne il Btp italiano, contrariamente, esso ha offerto un rendimento reale del 2,80% e l’appetibilità dei rendimenti dei paesi periferici ha fatto rafforzare l’euro che torna a testare quota 1,28 nel cross col dollaro.

 

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