Il mercato degli affitti, fotografato nel Rapporto sulle locazioni 2014, è cambiato molto negli ultimi anni, registrando un calo nel numero dei locali commerciali e delle unità abitative con contratto d’affitto. Ecco com’è cambiato lo scenario italiano.
Il dato sul calo degli affitti non è molto rilevante nei primi 9 mesi dell’anno perché si parla di una flessione dell’1,6% nel 2014, ma basta guardare ai dati degli ultimi 5 anni per rendersi conto di com’è cambiata l’Italia. Infatti in 5 anni le locazioni residenziali sono scese del 12,5% e quelle commerciali del 26%.
> Il mercato degli affitti ha i prezzi in calo
Le città che sono state analizzate nel Rapporto sulle locazioni 2014 di Nomisma, sono i principali capoluoghi dello Stivale. Si prende nota del fatto che il calo maggiore degli affitti è stato registrato a Bari con il -9,8% e a Venezia con il -7,7%. Ribassi del 5 per cento si sono registrati invece a Roma, Perugia, Genova e Potenza. Vicini ai cali della media nazionale i canoni di Trieste (-2,6%), Cagliari (-2,4%) e Aosta (-1,9%). Stabile invece la situazione di Campobasso e Palermo che fanno registrare rispettivamente il -0,5% e addirittura il +1%.
Un’inversione di tendenza si registra invece a Milano dove grazie all’Expo 2015, è stato registrato un aumento degli affitti del 6,7% e del 10% dei canoni delle abitazioni con un garage incluso. Come Milano è riuscita ad incrementare la consistenza degli affitti soltanto Catanzaro dove si parla di un +4,5%. Nel capoluogo calabrese c’è tuttavia il record di affitti bassi. Per il 2015 la situazione dovrebbe rimanere stabile tranne che a Napoli e Torino dove si registrerà rispettivamente un calo e un aumento dei canoni d’affitto. Rispetto alla tipologia di affitti il Rapporto dice che gli appartamenti sono locati soprattutto come prima casa nel 50,3% dei casi e poi per esigenze professionali (25,1%). C’è poi un 22,9% di affitti riservati agli studenti fuori sede.