All’ incirca una settimana fa il Consiglio dei Ministri ha approvato il provvedimento che, sulla base di nuovi tagli alla spesa pubblica, impone il blocco degli stipendi di tutti i dipendenti statali per i prossimi anni, fino a tutto il 2014. Per questi lavoratori, quindi, non ci saranno né rinnovi contrattuali, né scatti di anzianità a breve.
>Stipendi statali bloccati fino alla fine del 2014
Ma il provvedimento, che è rivolto ad una serie di categorie di lavoratori – della scuola, della sanità, delle forze dell’ ordine – che non beneficiano di aumenti dello stipendio fin dal 2010, primo anno in cui era stato attivato il fermo, appare in realtà più articolato, comprendendo una serie di altri effetti oltre al blocco dei trattamenti economici individuali. Ecco quali sono i principali:
> PA – 150 mila precari a rischio di rinnovo entro fine anno
- riduzione delle indennità dei responsabili degli uffici che collaborano con i Ministri
- imposizione di un tetto massimo per le retribuzioni complessive di coloro che svolgono incarichi dirigenziali
- imposizione di un tetto massimo e riduzione delle risorse da destinare al trattamento accessorio del personale
- blocco degli adeguamenti retributivi
- blocco delle progressioni di carriera sia per lavoratori a contratto che per quelli in regime di diritto pubblico
- blocco degli scatti e delle classi di stipendio.