Il versamento IMU è stato ormai archiviato, tranne per coloro che per ragioni varie hanno deciso di avvalersi del ravvedimento operoso. Ad ogni modo può capitare che nella compilazione del modello siano stati fatti degli errori, chi se ne occupa?
La risoluzione n. 2/DF, pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate spiega bene che sono i comuni, da adesso in poi, gli interlocutori unici dei contribuenti per ogni procedura che riguarda l’IMU e quindi anche per gli errori commessi nella compilazione del modulo e nel pagamento dell’imposta.
Con la risoluzione del dipartimento delle Finanze sono stati chiariti i dubbi sui rimborsi e sui conguagli delle somme versate sia all’Ente locale che allo Stato. Facciamo un esempio.
Un anziano che per motivi di salute abbia deciso di trasferire la propria residenza in una casa di riposo, ha pagato comunque l’acconto dell’IMU sulla sua casa di proprietà, considerandola seconda casa. Dopo il pagamento però ha preso atto che il Comune ha assimilato la casa di proprietà all’abitazione principale ed elevando le detrazioni l’imposta è stata praticamente annullata.
La somma versata può essere chiesta indietro ma è necessario presentare un’unica istanza all’Ente locale di riferimento che si riserva di valutare l’idoneità della richiesta, anche se una somma dell’IMU è stata versata al Comune.