La seduta odierna non prevede particolari letture di news macroeconomiche. Questo permetterà agli operatori di concentrarsi maggiormente sul trend puro degli strumenti finanziari. In particolare sotto la lente di ingrandimento sarà rivolta verso il franco svizzero che ha quasi raggiunto il livello di peg fissato dalla SNB e da affermazioni che sono arrivate dall’Eurotower, in preparazione alla giornata di domani.
La Swiss National Bank a fine 2011, aveva deciso di stabilire un livello minimo di cambio tra euro e franco svizzero, dove le quotazioni non sarebbero dovute andare, per scongiurare che la divisa elvetica potesse rafforzarsi esageratamente rispetto al livello dell’inflazione, che poi si sarebbe potuto trasformare nella pericolosa deflazione, per uno Stato che ha un elevato numero di scambi commerciali, circa il 60%, con l’Euro (questo il motivo per cui il peg è stato indicato contro euro e non contro dollaro).
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Nelle scorse giornate e ieri in particolare si è verificato un rafforzamento del franco che, unito all’indebolimento di breve periodo cui stiamo assistendo sull’euro (EurUsd in primis), ha portato a raggiungere livelli che non vedevamo dalla fine del dicembre 2012, con un minimo in area 1.2060 che ha fatto scattare degli acquisti da parte di quelli che vengono definiti “official names” come a dare un warning al mercato. Questo il messaggio lanciato ieri al mercato, asserisce Matteo Paganini di Dailyfx. Non escludiamo di poter assistere a discese ulteriori del rapporto EurChf, fermatosi sui minimi di ieri anche grazie ad un rimbalzo dell’EurUsd causato da alcuni rumors provenienti dalla Banca Centrale Europea, secondo i quali l’azione da parte della BCE dipenderà dall’outcome relativo all’inflazione che ci verrà comunicato domani in mattinata alle ore 11.00