La Coldiretti ha recentemente utilizzato i dati Istat per tracciare un bilancio del fenomeno della povertà italiana. Il risultato è stata una accurata analisi che ha censito i cittadini poveri italiani, dimostrando come il loro livello, a partire dai primi anni della crisi economica, sia decisamente aumentato.
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Secondo l’indagine della Coldiretti, infatti, al momento i cittadini poveri italiani ammonterebbero a quasi 5 milioni, 4,81 milioni di persone per l’esattezza, che vivono con una disponibilità economica insufficiente anche per comprare i beni necessari per vivere. Il numero dei poveri italiani, dunque, dal 2008 ad oggi, sarebbe praticamente raddoppiato, subendo un incremento anomalo del 99%.
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Il peggioramento della situazione economica degli italiani ha interessato però, negli ultimi cinque anni, soprattutto il Centro Italia e il Nord Italia, che hanno subito incrementi rispettivamente del 112% e del 105%, mentre i livelli di povertà si sono mantenuti pressoché stabili nel Sud Italia.
Con gli incrementi degli ultimi cinque anni, dunque, a livello statistico, oggi in Italia è quasi un italiano su 10 a soffrire una condizione di povertà. E questa situazione economica familiare non poteva che avere effetti estremamente negativi sui consumi. I consumi degli italiani sono ritornati ad essere quelli di 20 anni fa, infatti, così come la spesa prevista per questi ultimi, dal momento che oggi quali il 16,6% degli italiani non può permettersi un pasto soddisfacente a livello proteico almeno ogni due giorni.
I nostri connazionali hanno preso a risparmiare anche sull’alimentare, che a partire dal 2007 ad oggi ha subito dei cali spaventosi, mentre la spesa per il cibo era quantomeno stata sempre in crescita dal dopoguerra ad oggi.